hronline
     n. 20 anno 2017

People management

a cura di M. Tomè, S. Deiana, D.Patruno, L. Redaelli

People management, WoltersKluver, Milano, 2017

Sulla base dei risultati della ricerca effettuata in 50 realtà italiane industriali, commerciali e del terzo settore, "People management" propone pratiche gestionali che riconoscono l'unicità delle persone , intesa come attenzione ai tratti professionali, età, genere, esigenze ed inclinazioni personali.Il repertorio di 86 prassi, derivate dalle esperienze raccolte, è la risposta alla domanda di cura delle persone che può essere conseguita costruendo un ambiente capace di engagement e di responsabilizzazione, di supporto alla loro quotidianità attraverso un ampio ventaglio di opzioni.
La nuova prospettiva che ne emerge è la disponibilità dei manager nel trasformarsi in professionisti sensibili nel connettere le richieste del raggiungimento dei risultati aziendali con le necessità interne, sapendo individuare modalità che sappiano gestire il gap, cioè il tessuto che connette l'individuo con l'organizzazione. Questo, accorciandosi ed allungandosi, nei diversi momenti di vita aziendale, finisce col lacerarsi compromettendo la fiducia e la credibilità organizzativa, elementi che sono alla base di qualsiasi buona relazione tra la persona e l' istituzione. Ne risulta la necessità di costruire delle azioni di peoplecaringalla ricerca di nuove soluzioni edall'insegna della rigenerazione della fiducia e del supporto nella realtà quotidiana.
Come nella realtà di lavoro si tenta di gestire questo gap? Come contenere le sofferenze emergenti e curare le ferite? Come tenere insieme il sistema organizzativo? Le risposte a queste domande sono state riunite in cinque aree tematiche, denominate topiche. Queste sono aree di aggregazione per superare i vari tipi di gaptra individuo ed organizzazione, volte alla ricerca di una possibile alleanza, di un nuovo patto che cerca di andare al di là del contratto formale. Le cinque aree sono: la leadership intesa come capacità di comprendere le emozioni da parte dei leader e dei follower, il riconoscimento della complessità delle appartenenze, la disponibilità a riconoscere la presenza di diversità, l'attenzione al collaboratore come cliente interno al quale offrire tra le altre cose azioni di welfare, la comunicazione interna come modalità per diffondere le scelte e come tentativo nell'offrire senso al proprio lavoro. Ogni topica viene poi collegata al glossario delle 86 pratiche raccolte in più di 70 pagine.
Altre parti del libro raccolgono testimonianze di alcuni top manager ed alcuni HR manager con riguardo a temi specifici come il lavoroagile, lo smartworking, l'engagement, cui si aggiungono riflessioni ed esperienze personali.
Gli estensori dei capitoli, tutti appartenenti ad Ariele-Associazione Italiana di Psicosocioanalisi, propongono con questo lavoro un'originale visione pratica e metodologica delle scoperte fatte attraverso il dialogo realizzato con gli intervistati, partendo dalla domanda originaria: cosa c'è di nuovo? Le riflessioni e le risposte tradotte in azioni pratiche e qui raccolte fanno della cura delle persone che vivono nelle e per le organizzazioni il focus della loro attenzione. La conclusione porta a rilevare come l'attuale complessità tradotta in azioni di management e di cura possa fare evolvere l'ambiente di lavoro in uno spazio di pensiero, aperto all'apprendimento dall'esperienza e allageneratività, dove Manager e HR Manager sono chiamati ad una nuova fattiva collaborazione da costruire senza ricette.

 

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