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     n. 5 anno 2017

Temporary Management … agli antipodi

di Martin Searle

Il mercato australiano del temporary management, seppur definibile come "emergente" se paragonato a quello europeo nel suo complesso, ha negli ultimi due anni evidenziato un trend di significativa crescita. Ha ovviamente subito l'impatto della grande crisi finanziaria del 2008 - pur se l'Australia ha potuto godere di un "atterraggio" più morbido rispetto a qualsiasi altro paese - che ha contribuito a immettere nel mercato del lavoro manageriale un ampio bacini di manager velocemente disponibili.

Deloitte University Press ha in un suo recente studio - "Global Human Capital Trends 2016" - sottolineato la rilevanza crescente della gig economy come una delle tendenze chiave nella gestione del capitale umano. (Nota per il lettore italiano: con il termine gig economy si definisce un modello economico sempre più comune e diffuso, in cui si assiste ad una sostituzione di prestazioni lavorative continuative - il classico con contratto a tempo indeterminato - con lavori on demand, attivabili in funzione della richiesta di specifiche competenze. Il termine informale gig significa lavoretto, incarico).

L'indagine rivela come il 42% degli executive si aspetta un incremento, anche significativo, dell'utilizzo di lavoratori on demand per i prossimi tre/cinque anni.

La disponibilità di manager maturi, esperti e di grandi capacità è sensibilmente aumentata anche a seguito del crescente ricorso a forme di outsourcing delle funzioni centrali di staff e alla centralizzazione di molti business a Singapore e a Hong Kong, specie nell'area dei servizi finanziari.

L'utilizzo del temporary management, così come emerge dai nostri dati interni e da feedback informali ricevuti dal mercato,è praticamente raddoppiato nel corso degli ultimi tre anni. Il 65% del bacino potenziale di temporary manager ha impiegato, nel 2016, circa cinque mesi per trovare un nuovo progetto su cui operare, a fronte del 33% nell'anno precedente.

Il bacino professionale resta fondamentalmente di sesso maschile, caratterizzato da un'età "operativa" nel range 50-59, con un compenso su base giornaliera nel range 1000-2000$.

Circa metà dei progetti sono generati da vuoti manageriali funzionali nelle aree Finanza, HR, Tecnologia, mentre l'altra metà è legata a ruoli di Project Management legati alla gestione di progetti di cambiamento e di trasformazione.

Alcuni settori più di altri, fanno da propulsore per la crescita del mercato del temporary management.

Il settore minerario è cresciuto negli ultimi dodici mesi, pur se il suo peso sul marcato complessivo del lavoro in Australia non eccede il 2%..I principali motori della crescita dell'economia sono oggi lo sviluppo infrastrutturale, istruzione e formazione, cura e sostegno delle persone anziane, sanità. La spesa pubblica per infrastrutture è stata particolarmente rilevante e significativa nel comparto trasporti (specie nel NSW, Nuovo Galles del Sud); nella stessa area, e in quella di Victoria, si è registrato un boom nel settore immobiliare, specie quello legato all'edilizia abitativa privata.

Il gruppo francese DCNS ha lo scorso anno vinto un importante tender, del valore di 50 miliardi di dollari, per la costruzione della nuova generazione di sottomarini della marina Australiana.

Un altro progetto legato alla Difesa - 12 miliardi per la costruzione di fregate per la guerra aerea, farà aumentare sensibilmente la domanda di Project Manager di grande esperienza dall'Australia, ma anche da altri paesi.

La crescita del mercato è testimoniata anche dal crescente numero di società che offrono al mercato servizi di temporary management. EIM, entrata sul mercato vent'anni fa, gestisce un business oggi "maturo" con un gruppo di partner di lungo corso, rimasto stabile nel corso degli anni. Odgers ha acquisito una società locale di executive search e ha avviato una practice specifica due anni fa, spinta soprattutto dalla sede di Melbourne.

Diverse società boutique-like avvieranno nei prossimi mesi un'attività dedicata, soprattutto sulla costa orientale.

Watermark, con tre partner operativi tra Sidney e Melbourne, è quella che oggi opera su più larga scala. Una crescente competizione è un fatto certamente positivo per la crescita di un mercato che ancora oggi vede il 90% degli incarichi passare attraverso reti e contatti personali: la presenza di un maggior numero di operatori qualificati può contribuire alla diffusione della cultura, dei valori e dei metodi più corretti come già avvenuto in altri paesi, contribuendo altresì a creare nuove occasioni di lavoro.

Martin Searle - Partner, Interim Executive Practice di Watermark 

 

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