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     n. 7 anno 2024

La certificazione per la parità di genere - L'esperienza Pininfarina

di Roberto Mattio

La certificazione della parità di genere (UNI/PdR 125:22) si inquadra all'interno delle iniziative per le pari opportunità ed ha come scopo quello di migliorare l'equità lavorativa fra uomo e donna all'interno delle aziende. Oltre al miglioramento lavorativo, l'obiettivo è anche quello di favorire la competitività dell’azienda certificata, che può vantare una reputazione virtuosa nel trattamento dei propri dipendenti.

Infatti il raggiungimento della parità di genere, e dunque di un ambiente inclusivo, permette alle persone di sentirsi più integrate nel contesto lavorativo, nonché di attrarre nuovi talenti in grado di aumentare l’appeal nei confronti dell’azienda; è dunque un formidabile strumento di employerbranding oltre che riverberare sulla reputazione nei confronti dei clienti.

La certificazione è di tipo volontario e, per ottenerla, l'azienda deve dimostrare il rispetto di una serie di indicatori di prestazione, declinati su diverse aree di intervento (politiche di assunzione, l'equità salariale, la cura della genitorialità, la conciliazione vita-lavoro, le attività di prevenzione di ogni tipo di molestia sul luogo di lavoro, etc). A partire dall’anno 2022, alle aziende private in possesso della certificazione di parità di genere è concesso un bonus contributivo sul versamento dei contributi previdenziali complessivi a carico del datore di lavoro. Questo contributo può arrivare sino a 50.000€ e servire pertanto a finanziare progetti in quest’ambito.

Pininfarina SPA si è posta l’obiettivo di prepararsi e di sostenere l’audit per ottenere la certificazione nel corso del 2023, obiettivo che ha puntualmente raggiunto.

Ma per realizzarlo ha dovuto, in primis, analizzare la propria politica e le proprie prassi.

Nella nostra esperienza l’approccio sistemico alla materia ci ha permesso di capire quali fossero i gap da colmare; ci ha fatto strutturare e monitorare le buone prassi che erano già presenti, dandoci maggior consapevolezza e stimolo ad intraprendere nuovi cammini ed azioni (ad esempio sviluppando analisi salariali e di clima).

Ci ha poi consentito di definire delle strategie che potessero portare a migliorare l’inclusività del nostro ambiente lavorativo e da ultimo ci ha dato la consapevolezza che, seppur molto stessimo già facendo, altro si sarebbe potuto fare per migliorare ancora l’approccio a questo tema.

In termini più pratici, le aziende che desiderano approcciarsi alla Certificazione debbono mettere in atto alcune azioni per realizzare l’obiettivo; qui di seguito se ne elencano le più significative:

  • COMITATO GUIDA - istituire un comitato e nominare dei membri; tale organismo ha la finalità di guidare l’organizzazione attraverso questi temi.
  • POLITICA E PIANO STRATEGICO - definire una politica e creare un piano con obiettivi misurabili e KPI incrementali (è molto importante questo aspetto, in quanto ogni anno successivo a quello della certificazione dovranno essere messe in campo iniziative di miglioramento della situazione originale).
  • BUDGET, stanziare un budget per il raggiungimento ed il mantenimento degli obiettivi di parità di genere stabiliti.
  • COMUNICAZIONE ED EVENTI - definire un piano di comunicazione sui temi di parità, non discriminazione, inclusione ed organizzare dei momenti aperti a tutta la popolazione aziendale di coinvolgimento su questi temi, anche tramite testimonianze di soggetti esterni.
  • CONTRASTO A DISCRIMINAZIONI E MOLESTIE – introdurre una procedura di segnalazione sicura di ogni abuso fisico, verbale e digitale, che in Pininfarina è stata integrata nel sistema di whistleblowing di cui al D. Lgs. 24/2023.
  • FORMAZIONE SUI TEMI PARITA’ DI GENERE - somministrare a tutta la popolazione aziendale attività formativa, che Pinnfarina ha deciso di organizzare sia con momenti in presenza che tramite una specifica piattaforma dedicata.
  • CREAZIONE DI UN AMBIENTE APERTO AL CONFRONTO E AL DIALOGO (esempi):
    • Istituire una Cassetta dei suggerimenti; è stata creata sia in modo fisico (con l’installazione all’ingresso dell’Azienda) che virtuale. Viene garantito l’anonimato.
    • Effettuare una Survey periodica sulla percezione dei dipendenti sui temi di parità.
  • TUTELA DELLA GENITORIALITA’ (alcuni esempi)
    • Smart Working nel primo anno di vita del neonato: sono stati aumentati i giorni settimanali da 2 (già consentiti per tutta la popolazione aziendale che ne può organizzativamente fruire) a 4 per i neo genitori; ciò consente un ritorno in azienda più tranquillo sereno.
    • Part time reversibile: Pininfarina incentiva il ricorso a questo strumento che dà la possibilità di rientrare al lavoro, al termine della maternità con un orario più compatibile con le nuove esigenze organizzative familiari.
    • Back to work: le risorse vengono accompagnate, nel percorso di rientro dalla maternità/congedo, con percorsi formativi dedicati.
  • MIGLIORAMENTO DEL BILANCIAMENTO VITA-LAVORO
    • Congedo/Smart Working per indisposizione: sono stati introdotti 2 giorni aggiuntivi al mese nel caso di lieve indisposizione che consenta comunque l’attività lavorativa ma che ne faciliti l’esecuzione restando a casa. Non occorrono dichiarazioni particolari ma solo la comunicazione al proprio responsabile di trovarsi nella condizione di doverne fruire. Il principio che guida è la Fiducia che l’organizzazione ripone nelle proprie risorse.
  • RICERCA COSTANTE DI AZIONI DI PARITA’ NEL PROCESSI DI INSERIMENTO
    • Nel processo di selezione proporre, all’unità organizzativa che ha richiesto una risorsa, candidati di entrambi i generi in misura paritetica.
    • Job posting interno.

 

Roberto Mattio, Direzione Risorse Umane e Organizzazione

 

 

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