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In una società globalizzata, iperconnessa e postmoderna il lavoro può essere ancora un mezzo per realizzare il proprio potenziale ed essere felici?
È a questa domanda che Paolo Iacci e Umberto Galimberti hanno tentato di rispondere nel loro libro Dialogo sul lavoro e la felicità.
Se infatti per gli antichi greci il primo passo verso la felicità consisteva nel conoscere la propria natura per poterla realizzare. L’attuale mondo del lavoro – regolato dal mercato e basato su logiche di mera efficienza produttiva – impedisce all’uomo di abbracciare la totalità del processo di produzione di cui è parte e di comprendere la valenza etica del suo impiego.
A queste condizioni, il lavoro può essere un mezzo per realizzare il proprio potenziale e raggiungere la felicità?
Se anche tu ti sei posto almeno una volta questa domanda o se hai vissuto un momento di vera felicità a lavoro raccontacelo e prova a vincere!
Sarà l’occasione, davanti ad un drink, per conoscerci e discutere con l'autore di questo e altri temi di grande attualità.
Le iscrizioni sono chiuse.