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Il tema della motivazione al lavoro, particolarmente ricorrente nella letteratura scientifica degli ultimi cinquant'anni, negli ultimi tempi si va sempre più diffondendo. Appare sempre più frequentemente nei contesti organizzativi nella sua componente applicativa, a conferma della valenza che tale variabile ha per il successo delle imprese, al pari della tecnologia, dell'innovazione e delle competenze.
Comprendere ciò che spinge la persona a mettere in atto un'azione per raggiungere un obiettivo e, al tempo stesso, a mantenere l'impegno nel tempo, è riconosciuto come fondamentale per sostenere un adeguato programma di gestione e di sviluppo delle risorse.
Questo riconoscimento, però, non è sufficiente se non supportato da modelli e metodi che siano correttamente frutto di un'analisi scientifica sul tema. Diversamente, ci troveremmo a ricorrere nella nostra operatività a quella che è chiamata "psicologia ingenua".
Fortunatamente il panorama scientifico è molto effervescente, e le applicazione di metodologie atte a misurare i motivi e le inclinazioni che orientano il comportamento organizzativo non mancano.
Il dibattito sulla loro efficacia è altrettanto acceso, ma è un dato certo che molte aziende le utilizzano sia in fase di selezione, ma ancor più efficacemente, in fase di valutazione interna.
Nel nostro incontro avremo l'opportunità di ascoltare la testimonianza su un'applicazione aziendale e di dibattere, con la professoressa Annamaria Di Fabio, della facoltà di Psicologia dell'Università di Firenze e con altri specialisti, sui costrutti teorici relativi al tema della motivazione al lavoro.
Giunti O.S. presenterà un questionario ( self-report) realizzato da specialisti italiani, atto a misurare i motivi che orientano il comportamento organizzativo.
Sarà possibile, in occasione dell'evento, compilare il questionario che poi verrà "restituito" da O.S. agli interessati.