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     n. 13 anno 2008

Libri Verdi e Libri Bianchi

di Franco Toffoletto - Avvocato, Toffoletto e Soci

Sempre più spesso si legge sulla stampa, più o meno specializzata, l'avvenuta pubblicazione da parte della Commissione Europea, del Governo Italiano o di altro Ente pubblico o privato di un Libro Verde o di un Libro Bianco. Si tratta di pubblicazioni di vario tipo volte, in generale, ad approfondire temi di interesse generale.
Nell'Unione Europea il Libro Verde, (il primo è del 1984) è costituito da un documento di riflessione su un tema politico specifico pubblicato dalla Commissione Europea.
I libri Verdi sono cioè dei documenti destinati a tutti coloro - sia organismi che privati - che partecipano al processo di consultazione e di dibattito. In alcuni casi, hanno rappresentato, in Europa, il primo passo degli sviluppi legislativi successivi, tra cui sicuramente i Libri Bianchi.
I Libri Bianchi, a loro volta ed al contrario, sono documenti che contengono proposte di azione comunitaria in un settore specifico. Talvolta fanno seguito, appunto, ad un libro verde pubblicato per promuovere una consultazione a livello europeo.
La differenza tra i due tipi di libri è che mentre quelli verdi (Green Papers) espongono una gamma di idee ai fini di un dibattito pubblico, i libri bianchi contengono una raccolta ufficiale di proposte in settori politici specifici e costituiscono lo strumento per la loro realizzazione.
Lo stesso modello di percorso formativo delle leggi è ora utilizzato dal Ministero del Welfare italiano al fine di avviare importanti riforme in alcuni settori del mercato del lavoro e delle politiche sociali attraverso questo strumento di consultazione.
Il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nella presentazione del Libro Verde («La vita Buona nella Società Attiva Libro Verde sul futuro del modello sociale»), in commento, specifica, che con esso «si vuole avviare un dibattito pubblico sul futuro del sistema di Welfare in Italia nella speranza di pervenire a soluzioni quanto più condivise dagli attori istituzionali, politici sociali concorrendo in tal modo alla stessa coesione nazionale».
La consultazione pubblica indicata nel Libro Verde è aperta per un periodo di tre mesi, fino al 25 ottobre 2008, attraverso la casella di posta elettronica libroverde@lavoro.gov.it.?
Al termine di questa consultazione, le principali opzioni politiche identificate nelle risposte delle istituzioni centrali, delle Regioni e degli enti locali, delle parti sociali, delle associazioni professionali e di volontariato, dei centri di ricerca e di tutti gli altri soggetti - inclusi i singoli cittadini che vorranno fornire un loro contributo - saranno condotte a sintesi in un Libro Bianco sul futuro del modello sociale.?
Si tratta cioè, di uno nuovo e particolare strumento aperto di discussione con i diversi istituzioni ed organizzazioni del mondo del lavoro e della sanità sul futuro del sistema sociale italiano, che ha l'ambizioso scopo di giungere ad un sistema di protezione sociale selettivo e personalizzato, che garantisca e tuteli i lavoratori che si possano trovare in determinate situazioni di non lavoro nel rispetto tuttavia della sostenibilità finanziaria delle scelte legislative.
Nei prossimi mesi sarà dunque interessante verificare quali opzioni di riforma riguardo al sistema giuridico del lavoro saranno proposte a seguito della pubblicazione del Libro Verde del Governo Italiano sulla «Vita Buona nella Società Attiva».

 

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