n. 17 anno 2015
Leadership: dote innata o abilità che può essere sviluppata?
di Tullio Miscoria e Vincenzo Patti
Tutti siamo d'accordo sul fatto che, oggi più di ieri, i manager debbano accrescere la loro leadership per guidare e far crescere i propri collaboratori, per assumersi la responsabilità delle proprie scelte e azioni e per favorire il cambiamento organizzativo delle proprie imprese e renderle sempre più snelle ed efficienti.
Sul tema tanto si è scritto e tanto si è detto, ma su un punto ancora le scienze comportamentali e le neuroscienze non si sono ancora espresso in modo categorico: la leadership è una dote innata o è un'abilità che può essere sviluppata? In altre parole Leader (persona in grado di esercitare una positiva influenza ed essere credibile e autorevole) si nasce o si diventa?
Esistono due scuole di pensiero: la prima, quella dell'attitudine, dichiara che ci sono delle attività per le quali si è maggiormente portati e altre per le quali lo si è di meno; la seconda, quella del talento, sostiene che ognuno può raggiungere qualsiasi tipo di obiettivo, posto che alla base ci sia un grande livello di motivazione, un progetto ben definito e adeguati strumenti di supporto.
Personalmente ritengo che la leadership sia un'abilità sviluppabile, perché, se fosse innata, questa si dovrebbe manifestare in tutti gli ambiti all'interno dei quali la persona opera. Ma l'esperienza comune può dimostrare, che la capacità di una persona di esercitare una positiva influenza muta a seconda del contesto in cui si trova. Maggiore è l'interesse per ciò che sta facendo o per il risultato che vuole conseguire, più probabile sarà la possibilità di essere percepita come leader. Inoltre ognuno di noi può raccontare un episodio in cui è riuscito a conseguire un risultato apprezzabile e significativo in un'attività che non aveva mai svolto e per la quale non si riteneva portato.
Le due teorie comunque convergono su un punto: se non si ha un alto livello di motivazione e non si imposta un piano di miglioramento continuo e costante, la propria leadership personale è destinata a rimanere inalterata nel tempo e quindi sempre meno efficace.
E voi, a quale scuola di pensiero appartenete? Siete più dell'idea che leader si nasca o si diventi?
T. Miscoria e V. Patti, consulenti e formatori HR, autori di libri, Harris Italia