hronline
     n. 19 anno 2024

Verso un nuovo intreccio fra organizzazione, piattaforme, GenAi e capitale umano

di Nicolò Boggian

Una delle notizie più interessanti delle ultime settimane riguarda Klarna.

La fintech svedese non solo ha dichiarato di voler ridurre della metà il proprio personale,utilizzando strumenti di GenAi, ma ha anche annunciato contemporaneamente di voler dismettere gli applicativi di Workday e Salesforce, due colossi del mondo saas.

Il timing delle due notizie, e la risposta immediata di Marc Benioff, Ceo di Salesforce, non sono casuali e confermano l’impatto di GenAi suhr, strategia, prodotti e servizi digitali, e l’intreccio inestricabile fra organizzazione interna, competenze, sistemi tecnologici e processi produttivi.

Klarna ha infatti annunciato di voler sostituire Workday e Salesforce con degli applicativi “Ai driven” sviluppati internamente e supportati da OpenAi.

In particolare uno degli applicativi già in utilizzo si chiama Kiki, raccoglie il know-how aziendale e lo utilizza per dare suggerimenti e informazioni al personale.

Il ceo di Klarna ha inoltre osservato che creare applicativi dall’interno della propria organizzazione, invece che comprarli, sia anche utile per sviluppare la professionalità dei talenti tech, dandogli occasioni pratiche di sperimentazione.

Se si considera poi come i nuovi strumenti di GenAi, applicati allo sviluppo software, consentono di generare codice in modo semi automatico, riducendo tempi e costi, si capisce come il rapporto fra la decisione di fare “make or buy” degli applicativi possa spostarsi da qui al futuro sempre più verso il “make”.

Oltre al fattore di costo ci sono altri fattori ancora più rilevanti che spiegano perché gli attuali gestionali non soddisfano le esigenze di innovazione portate da GenAi.

Provo a dare qualche suggestione su cui discutere:

  • La struttura di dati che intercettano i sistemi saas tradizionali fornisce un’informazione non sempre maneggevole, aggiornata e completa dell’organizzazione, e spesso quindi insufficiente per addestrare in modo significativo un’Ai interna. La possibilità di connetterli con Api non è sempre agevole (Il ceo di Klarna ha per esempio dichiarato difficoltà nell’utilizzare le Api di Workday ) e comunque espone il cliente ad uno scarso controllo sulla struttura dei dati di cui si deve nutrire l’azienda e l’AI.
  • Questi strumenti supportano una porzione limitata e standardizzata dei processi gestionali e quindi vanno integrati con altri gestionali andando quindi a creare una complessità notevole di gestione degli applicativi che si aggiunge alla complessità di gestire nuovi progetti, nuovi team, partnership e collaborazioni in un contesto di rapida trasformazione del mercato. Questo non è un problema secondario visto l’impatto che la struttura dell’organizzazione ha sul tipo di prodotti e servizi che l’azienda porta a mercato e sulla velocità/qualità di delivery.
  • Gli attuali gestionali sono strumenti che vengono utilizzati più dal management per controllare il lavoro che non per abilitare iniziative e nuove capacità del personale alla base e alla periferia dell’organizzazione. Non sembrano quindi del tutto efficaci nel generare innovazione continua, autonomia diffusa, ingaggio e sviluppo del personale tech e dei talenti.

La somma di queste considerazioni porta a pensare che questi sistemi non siano così utili nel supportare le organizzazioni nell’introduzione di GenAi e quindi le aziende dovranno rapidamente riorganizzare anche i sistemi gestionali per guadagnare un vantaggio competitivo nell’utilizzo dell’AI.

Il nuovo paradigma del lavoro

Quello che infatti sta emergendo è un nuovo paradigma del lavoro che nasce all’intersezione fra:

  • un nuovo sistema operativo del lavoro, abilitato da piattaforme digitali e strumenti di GenAi
  • l’organizzazione interna, come piattaforma di creazione e gestione di regole, processi, dati e informazioni
  • la creatività dei talenti, applicata a nuovi progetti in grado di creare valore, ma anche opportunità di senso e di sviluppo personale per chi lavora.

Per ogni azienda, indipendentemente che venda software, servizi o prodotti servirà sperimentare e sviluppare capacità interne nel costruire e gestire in modo personalizzato questo nuovo intreccio di AI, strumenti, creatività e processi.

Sta infatti emergendo come un supporto migliore dell’organizzazione interna alla creazione, supervisione e testing dei modelli di Ai possa consentire di generare modelli più piccoli e verticali che offrono risultati altrettanto validi ma con minori costi di training del modello e minore potenza di calcolo.

Benefici di GenAi per le aziende

GenAi quindi contribuirà probabilmente a rendere tutte le aziende e il proprio personale, indipendentemente dal settore, un po' più tech, in quanto migliori modelli organizzativi e un capitale umano più affini e più preparati sulla tecnologia non verranno sostituiti dall’Ai ma innescheranno con gli applicativi di GenAi un processo virtuoso di miglioramento reciproco. Allo stesso modo la tecnologia migliore nascerà da una maggiore conoscenza di processi e contesti e da una migliore organizzazione del lavoro.

Manager di aziende e imprenditori avranno l’occasione di costruire un nuovo modo di lavorare che risolva disallineamento, confusione,disaffezione, colli di bottiglia e congestione, sfruttando in modo esponenziale le capacità dei propri talenti e di GenAi, aumentando la produttività e automatizzando attività anche nel rispetto del benessere e della soddisfazione dei lavoratori.

GenAi contribuirà probabilmente anche ad un nuovo equilibrio fra lavoro in presenza o da remoto, spostando ulteriormente il focus del lavoro da attività sincrone, all’interno di team statici e in presenza ad attività da remoto, asincrone, con team distribuiti e mediati da AI, agenti e chatbot. 

In un momento come questo mosse coraggiose come quella di Klarna potrebbero pagare importanti dividendi, ma in attesa che arrivi AGI, devono partire da una combinazione di tecnologia, coraggio, competenze e organizzazione del lavoro

Se infatti le aziende incumbent faranno resistenza nel cambiare i sistemi saas e i modelli organizzativi, le aziende di nuova generazione potrebbero trovare una chiave per sviluppare una migliore tecnologia e ottenere un vantaggio competitivo per scalare rapidamente il mercato.

 

Nicolò Boggian, Fondatore Whitelibra.com

 

  • © 2024 AIDP Via E.Cornalia 26 - 20124 Milano - CF 08230550157 - tel.02/6709558 02/67071293

    Web & Com ®