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     n. 20 anno 2024

Counseling: una possibilità di TrasFormAzione per la crescita sostenibile!

di Laura Torretta

Cos’è il counseling?

Partirei da questa cornice di senso e utilizzo la definizione di AssoCounseling, una delle principali associazioni di categoria.  

‘’Il counseling professionale è un'attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione. Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi, per rinforzare capacità di scelta e di cambiamento. E' un intervento che utilizza varie metodologie mutuate da diversi orientamenti teorici. Si rivolge al singolo, alle famiglie, a gruppi e istituzioni. Il counseling può essere erogato in vari ambiti, quali privato, sociale, scolastico, sanitario, aziendale’’

Cos’è #SpazioCounselingPerTe?  

Uno sportello di ascolto nato in piena pandemia, un intervento di counseling individuale che si rinnova da quattro anni.

Ua relazione di aiuto per migliorare il benessere dei counselee ed alimentare una spirale virtuosa nelle relazioni e nei sistemi di riferimento. 

Un percorso di aiuto evolutivo per professionisti HR che hanno un ruolo chiave come abilitatori di impatto positivo, è fondamentale che siano esempio coerente di cura di sé nel sistema organizzativo.

Uno spazio che ha accolto più di 250 counselee, attraverso la diversità di genere (70% donne e 30% uomini) e i bisogni di quattro generazioni.  Una comunità che generosamente ha lasciato traccia del passaggio compilando più di 160 questionari.

Circa il 70% di chi si è avvicinato a questo sportello non conosce il Counseling, lo ha scoperto e sperimentato nelle potenzialità trasformative raccomandando l’esperienza nel 100% dei casi.

Alcuni dati sull’impatto dell’intervento

L’esperienza si conferma nelle quattro edizioni, efficace e positiva: il 5% abbastanza soddisfatto, il 3% soddisfatto, 92% molto soddisfatto.

La dimensione ‘Benessere’  pre e post intervento è al centro del percorso. Tutti partono con un livello insufficiente o appena sufficiente (5-6) che registra ogni anno un miglioramento percepito dai partecipanti in media di 2.3 punti. Chi parte da un livello più basso (3 o 4) segnala un miglioramento incrementale maggiore fino a 4 punti.

Per i primi tre anni la domanda di counseling si è divisa equamente tra vita e lavoro, quest’anno i bisogni portati si sono spostati decisamente sull’area professionale con una incidenza del 69% testimonianza della confusione e demotivazione dilagante nel mondo del lavoro e dell’urgenza di prendersi cura dell’ambiente e delle relazioni nelle nostre organizzazioni.

Abbiamo fotografato emozioni, sentiment, stati d’animo pre e post percorso! Sia all’inizio che alla fine c’è stata una convergenza energetica verso alcune parole. 

All’inizio: Curiosità (46%), Aspettativa (11%), Frustrazione (8%), Speranza (5%), il restante 30% ha espresso altri 11 diversi stati d’animo.

Alla fine: Soddisfazione (18%), Gratitudine (18%), Consapevolezza (13%), Serenità (8%), Sicurezza (5%), Leggerezza (5%), Forza (5%), il restante 28% ha espresso altri 15 stati d’animo. 

Un’altra area di attenzione nel processo di counseling sono i pensieri ricorrenti, le credenze, le convinzioni.  Uno dei punti chiave nel percorso è l’organizzazione e la mobilitazione delle risorse presenti per agire un nuovo destino di benessere. Occorre far emergere cosa ci impedisce di dare nuovo senso ai nostri comportamenti per esprimere il nostro potenziale. Viviamo spesso chiusi nei nostri schemi limitanti, come ben sappiamo ‘’le nostre mappe mentali non rappresentano il territorio’’. Ogni volta che emerge un ‘io credo che’, ‘io sono convinta che’, ‘tutte le volte che’’, ‘’se succede questo quindi’’ è un insight potente per il counselor e il counselee da approfondire e trasformare.

Ecco alcuni nodi da sciogliere emersi quest’anno 

  • Vivo di luoghi comuni interiorizzati per timore del giudizio sociale 
  • Mi faccio influenzare per la paura di essere criticato
  • Credo di non poter più cambiare la situazione
  • Non dico le cose che mi fanno stare male per paura di ferire gli altri 
  • Se mi esprimo entro nel conflitto
  • Penso che empatia e sensibilità sono punti di debolezza nell'attuale mondo del lavoro 
  • Chi non ti conosce non può capirti 
  • Io sono le mie emozioni e i miei pensieri
  • Credo di non essere abbastanza capace
  • Quello che gli altri possono pensare di me è vero 
  • Ciò che mi preoccupa è un dato di fatto 
  • Sono io quella "sbagliata" e mi devo mettere in discussione
  • Non ho diritto di occuparmi del mio benessere prima dei miei cari
  • Sono convinto che 'è male' fare quello che mi piace al lavoro
  • Conta di più il valore che mi danno gli altri di quello che mi vedo io
  • Dato che non ho analizzato bene il mio valore non so spiegarlo
  • Sono inadeguata per la paura di sbagliare 
  • Devo analizzare tutto nel dettaglio per non fare errori
  • ……..

Alcune narrazioni per essere registi e protagonisti della propria Vita

  • Darmi merito

Con maggiore fiducia in me stessa e nelle mie capacità non ricerco più l’approvazione degli altri a discapito dei miei desideri 

  • Riformulo i limiti

Ho trasformato il mio pensiero che per lavorare bene bisogna lavorare 15 ore al giorno, che lavora bene solo chi porta fatturato

  • Equilibri negli scambi

Trovare spazi di cura per me fa bene, resta da gestire il carico di lavoro, imparo maggiore assertività, a dire di no senza sentirmi in colpa

  • Rispetto di sè

Non mi occupo solo del raggiungimento del risultato e sono più rispettosa delle mie esigenze

  • Empatia alla giusta distanza

Non mi preoccupo troppo delle emozioni degli altri a detrimento delle mie energie

  • Resa a quello che posso fare 

Consapevole dei miei limiti, fiero di non nasconderli ma capace di colmarli con il giusto tempo 

  • Respons-abilità di chiedere

Avevo elaborato la convinzione secondo cui chiedere spiegazioni su attività da svolgere sminuisce il mio valore professionale e condiziona scatti di carriera, ora assumo respons-abilità e mi espongo

  • Rispetto dei tempi giusti per me 

Vivo la mia esperienza professionale giorno per giorno affrontando le sfide che mi vengono proposte, mi do i tempi necessari senza precipitarmi nel dover essere sempre pronta e preparata su tutto, cerco di far il meglio possibile anche accettando di poter fare qualche errore 

  • Rigenero e attivo le mie risorse 

Sono dentro a un prato come una formichina, tutto è più alto di me, ho un peso grande da portare e  arrivano continuamente nuove richieste di fare sempre più veloce. Ci sono in alto predatori e turbolenze. Con mia sorpresa, ho le ali, volo via dal prato e sono grande come un gabbiano, sono leggera e volo in alto

  • Vivo il presente nel qui e ora 

La bontà delle mie scelte sono il frutto del qui e ora. Il presente è tutto quello che conosco e che mi serve per decidere cosa è meglio per me, senza il peso delle aspettative che arrivano dal passato o dai possibili scenari futuri che non posso né prevedere nè controllare 

  • Imparo a negoziare

Smetto di stare sulla difensiva e di arroccarmi sulle mie posizioni, anche se valide e mi pongo con maggiore apertura e adattabilità, imparo a guidare le decisioni finali con maggiore programmazione e negoziazione.  

  • Agisco oltre il perfezionismo 

Avevo perso la luce, affondata dalle zavorre del passato e da un presente frustrante, vivevo fuggenti attimi di emersione per respirare grazie alla mia forza di volontà, sapevo di meritare di meglio. Decido che era il momento di silenziare il rumore esterno e mi fermo. Un silenzio che è diventato procrastinazione per paura di affrontare la realtà ed agire. Mi sono liberata dal perfezionismo e dalla paura di sbagliare, ho agito la mia autenticità per essere fedele a me stessa …vada come vada! 

  • Vivo la vita positivamente 

Ogni mattina mi alzo con la musica in testa, un pensiero positivo perché sono padrona del mio destino, voglio farne il miglior uso possibile e non permettere a nessuno di calpestarmi o farmi stare male. La vita va vissuta a pieno e ho voglia di non sprecarne nemmeno un istante

Allora provare per credere perché…voce ai counselee…il Counseling è…

  • uno strumento di supporto e di aiuto
  • una relazione professionale di ascolto e riflessione, sicura e senza giudizio
  • uno spazio di confronto e dialogo per prendersi cura di sé e conoscersi meglio
  • un viaggio dentro di sé per riflettere su chi siamo e chi vogliamo essere
  • un percorso di sviluppo di maggiore consapevolezza e coscienza di sé
  • una occasione di esplorazione per mettersi in discussione  
  • un progetto di crescita molto arricchente
  • un servizio per apprendere tecniche e strumenti nuovi
  • un tempo generativo per ricentrarsi e mettere a fuoco le criticità che bloccano 
  • una possibilità per trovare nuovi equilibri di benessere
  • uno stimolo a creare coerenza tra pensieri e azioni
  • un sostegno per attivare le risorse e sviluppare nuovi punti di vista e prospettive
  • un ottimo strumento di crescita personale e professionale
  • una sosta a valore aggiunto per sostare nella vita frenetica che viviamo 
  • uno spazio per condividere stati d’animo nel presente senza giudizio 
  • un supporto per tirare fuori i pensieri dalla mente e rifletterci su diversamente
  • un intervento che sprigiona l’energia vitale che è dentro di noi
  • un aiuto professionale per prenderci cura dei nostri bisogni
  • un regalo per rigenerare benessere nella sfera personale e professionale
  • un processo valido per far cadere credenze limitanti e liberare potenziale
  • un intervento che ci rende più appagati ed impattanti anche per il mondo intorno a noi      
  • …..

 

dott.ssa Laura Torretta, Advanced Professional Counselor in ambito Lavoro-Organizzazioni e Benessere Personale- Relazionale

 

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