n. 2 anno 2025
Mindfulness, fisica quantistica e leadership: la rivoluzione del management
di Michela Dal Maso
Viviamo in un’epoca caratterizzata da complessità e cambiamenti continui. Le organizzazioni moderne si trovano a fronteggiare sempre nuove sfide: attrarre e trattenere i talenti, gestire la diversità e promuovere l’inclusione, mantenere alta la motivazione e garantire la sostenibilità, il tutto in un contesto di crescente incertezza.
È proprio in questo scenario che emerge la necessità di un cambio di paradigma nel management e nella leadership. Un cambio che ci porta a guardare verso orizzonti meno convenzionali.
Le conoscenze apparentemente complesse relative alla fisica quantistica oggi sono alla portata di tutti noi e diventando consapevoli di come ben si integrano con quelle della mindfulness, rappresentano uno strumento indispensabile per un approccio nuovo, più consapevole, che guiderà i Direttori HR in un percorso di benessere personale e lavorativo.
La fisica quantistica come metafora del lavoro moderno
La fisica quantistica ci insegna che tutto è interconnesso. Principi come l’entanglement, il collasso della funzione d’onda e il multiverso possono sembrare lontani anni luce dal nostro quotidiano lavorativo, ma in realtà sono potenti metafore per comprendere le dinamiche delle organizzazioni.
L'entanglement sottolinea come le relazioni tra individui siano intrinsecamente connesse: il benessere di una persona influenza inevitabilmente quello degli altri e, in ultima analisi, l’intera organizzazione. Non possiamo pensare al lavoro come un’entità isolata dalla dimensione personale. Piuttosto, dobbiamo iniziare a considerare le organizzazioni come ecosistemi interdipendenti, dove il benessere individuale diventa il fondamento per il successo collettivo.
Il collasso della funzione d’onda ci mostra chiaramente come la nostra osservazione determini la realtà materiale che ci circonda. Il noto fisico Bhom spiegava come l’ordine implicito sia determinante nella manifestazione della realtà e pertanto se vogliamo cambiare qualcosa che non apprezziamo del mondo come appare ai nostri occhi, non abbiamo alternative se non quella di rivolgere l’attenzione dentro di noi, cercando di essere noi stessi il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo. Solo questo ne permetterà la manifestazione.
Il multiverso, infine, ci parla di come coesistano varie possibilità con cui la realtà può manifestarsi sottolineando che non esiste un modo giusto e un modo sbagliato, ma delle realtà che si manifesteranno a seconda delle scelte che facciamo e di come siamo. Questo elemento ci conferma l’importanza di comprendere come la realtà di una persona non deve obbligatoriamente coincidere con la realtà vista e vissuta da altri. Questo diventa importante nel concetto di inclusione e diversità, dove ognuno affronta le varie situazioni con le proprie risorse, le proprie emozioni e conoscenze. Non possiamo pertanto cadere nell’errore che ciò che vediamo e percepiamo noi debba essere uguale per tutti gli altri.
La mindfulness: uno strumento concreto per affrontare il cambiamento
In questo contesto, la mindfulness si propone come uno strumento pratico ed efficace per affrontare le sfide del lavoro contemporaneo. Attraverso tecniche come la respirazione consapevole, la riformulazione dei pensieri, le visualizzazioni guidate e persino attività fisiche come lo yoga, la mindfulness aiuta le persone a gestire lo stress, a migliorare la concentrazione e a potenziare la resilienza.
I dati parlano chiaro. Secondo l’OCSE, l’OMS e Gallup:
- il 50% dei lavoratori sotto stress cronico vive difficoltà nelle relazioni familiari;
- il 66% delle persone sopraffatte al lavoro non riesce a "staccare" nemmeno durante il tempo libero;
- il 25% delle assenze prolungate dal lavoro in Europa è legato a problemi personali.
Queste statistiche non sono solo numeri: sono storie di persone, di organizzazioni che perdono produttività e di sistemi che faticano a rispondere ai bisogni umani fondamentali.
Dalla Work-Life Balance alla creazione di una cultura di benessere
Le politiche aziendali tradizionali legate al Work-Life Balance (WLB) non bastano più. Serve una trasformazione culturale che introduca pratiche innovative anche se semplici, come momenti di ascolto attivo, pause mindfulness, aree di relax e attività come il “mindful walking”, yoga, ecc. L’obiettivo non è solo tutelare i dipendenti (come prescritto da norme come l’art. 2087 del Codice Civile e l’Accordo Europeo sullo Stress Lavoro-Correlato), ma creare un ambiente di lavoro che favorisca abitudini sane e sostenibili.
Leadership consapevole: verso organizzazioni più umane
Per rendere questo cambiamento possibile serve una leadership consapevole, capace di riconoscere il lavoro non solo come luogo di produzione ma anche come spazio di crescita personale e collettiva. I Direttori HR devono imparare a vedere il potenziale umano come il cuore pulsante delle loro organizzazioni, valorizzando l’interconnessione tra dimensione personale e professionale.
Questa visione può sembrare utopica, ma in realtà è la chiave per costruire organizzazioni evolutive, spesso chiamate “Teal”, che integrano innovazione, consapevolezza e impatto positivo sulla società. In queste organizzazioni, il lavoro diventa un’espressione autentica di chi siamo, un luogo dove il contributo di ognuno rafforza il tessuto connettivo dell’intera azienda.
Una riflessione per il futuro
Dobbiamo ripensare il lavoro, non solo come funzione produttiva, ma come opportunità di connessione e realizzazione. Investire in pratiche come la mindfulness e abbracciare principi più consapevoli non è solo una scelta etica, ma una strategia vincente per migliorare la performance e il benessere di tutti.
Einstein soleva dire: “follia è continuare a fare la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”.
La strada da perseguire è pertanto quella di concederci l’occasione di guardare al di là delle apparenze e di aprirci a questa nuova consapevolezza che non potrà che portare a risultati inimmaginabili.
Un ulteriore passaggio sarà quello che prevede proprio il prossimo congresso AIDP di Milano nel 2025 (“La forza dell’immaginazione”), ossia imparare a trasformare le nostre visioni in realtà.
Michela Dal Maso, Health Coach, Socia AIDP
Project Manager di Ponzio Formazione HR