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Per te che vieni a Napoli
La prima volta... giù per le scale Alessandra Belluccio Consigliere AIDP Campania
La prima volta che ho visto Roma ero bambina e mi colpì l’ampiezza delle sue piazze. La prima volta che visitai Parigi ero all’Università, leggevo Cortázar e scoprii l’amore. La prima volta a Istanbul ero adulta e mi ritrovai bambina al tramonto sul Bosforo.
Sono nata a Napoli e non ricordo la prima volta che ho visto la mia città, eppure c’è una sensazione che ritrovo nuova ogni volta, come se fosse sempre la prima. È quando nei giorni di festa, uscendo da casa al Corso Vittorio Emanuele, all’altezza della Chiesa di Santa Maria Apparente, imbocco la scalinata che taglia la città scendendo dal Vomero fino a Via dei Mille, la via della moda.
Dopo le prime due rampe, ancora cieche, ti si apre l’orizzonte, come visto attraverso un binocolo, alle fine di un corridoio ripido stretto tra palazzi, terrazzi che si rincorrono disordinatamente, panni stesi, gerani e rose, alla fine di un teatro a cielo aperto con donne dai seni generosi sempre intente a pulire per rendere il “vico” più casa, tra il pro- fumo del ragù che pippea sul fuoco lento sin dall’alba, al suono di vecchie canzoni o di nuove melodie, in fondo a tutto questo,
la lente si apre sul mare.
Talvolta blu, talvolta grigio livido ma sempre ricco di vita, con le vele che si spiegano al vento, con la nave che viene da lontano, con il profilo di Capri addor- mentata al sole, il mare ci aspetta e ci accoglie tutti.
La sensazione che riscopro nuova e sem- pre mi piace scendendo le scale della mia città è quella dell’unione, dell’ac- coglienza, dell’armonia nella diversità, della pienezza che ti dà lo stare insieme:
10 / Noi /


































































































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