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La Lingua Napoletana: lingua di Cultura
Antonio Tarotto Responsabile Social AIDP Campania
Uno dei più grandi fraintendimenti che ha riguardato la Cultura Napoletana è stato il declassamento al rango di dialetto di una delle lingue più belle, prolifiche e vive che il panorama europeo abbia mai tenuto in grembo.
La Lingua Napoletana, riconosciuta dall’Atlas of the World’s Languages in Danger come lingua vulnerabile, è una lingua romanza che nei secoli ha prodotto Cultura sotto ogni possibile forma. La Lingua Napoletana è in pericolo perché parlata poco e male. La globalizzazione delle connessioni linguistiche dei giovani ha causato l’inizio di un pro- cesso di imbastardimento della Lingua in tutti gli strati sociali. L’astrusa e originalissima reputazione di dialetto volgare e poco fine ha ulteriormente contribuito all’assunzione di carattere negativo della lingua di De Filippo, Basile, De Curtis, Scarpetta.
La Lingua raccoglie influenze secolari che sono ascrivibili al catalano, allo spagnolo, al tedesco e al francese. Prima e durante il governo napoletano del Regno delle Due Sicilie Napoli fu meta di immigrazione di origine europea e africana. Ciò permise non solo lo sviluppo di un Regno già florido, ma l’arricchimento linguistico di un Idioma che già primeggiava all’interno del panorama artistico europeo.
Questo congresso sarà accompagnato dalla musicalità, dall’armonia, dalla bellezza di questa Lingua così dolce e di icile da padroneggiare e sarete cullati dalle melodie della sua Musica, che ha fatto il giro del mondo e l’ha resa immortale.
Benvenuti a Napule!
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